Vuoi praticare l'antica arte marziale del karate? Ti piacerebbe capire meglio di che cosa si tratta? Noi del Karate Kyu di Vittorio Veneto possiamo aiutarti a capire alcuni concetti fondamentali. Per cominicare.
Cos'è il Karate?
L'antica arte marziale del Karate Shotokan nasce in Giappone, allo scopo di difesa senza l'uso di armi.
La parola giapponese KARA significa vuoto, mentre TE si riferisce alla mano. È ora considerato uno sport di combattimento.
Il karate convoglia lo spirito della tenacia e della voglia di vivere.
Come si pratica il Karate?
Il Karate è un'arte marziale giapponese che si pratica a mani nude, senza armi. Rientra nel Budo, un insieme
di discipline che comprende anche il Kiu-do, lo Jai-do, il Kendo, il Ju Jitsu.
Tutte queste discipline non sono solo insieme di tecniche raffinate, ma sono considerati anche stili di vita.
Quest'ultimo consentono, attraverso una applicazione regolare e impegantiva, l’accesso ad una differente percezione
delle cose del mondo, in armonia con il reale, a un segreto legato all'esistenza.
Dove si pratica il Karate?
L'arte marziale del karate shotokan si pratica sul tatami che nasceva come pavimento delle case aristocratiche giapponesi (794-1195).
Siccome il tatami può essere steso in qualsiasi palestra o area, non c'è un limite ai luoghi che possono ospitare ed ispirare il karateka.
Quali parti del corpo sono coinvolte nell'arte marziale del Karate?
L'arte marziale del Karate Shotokan richiede l'impiego di tutte le parti del corpo per difendere e attaccare.
A differenza del Judo, nel quale le proiezioni formano il 90% della pratica ed è strettamente proibito colpire, nel
karate il 95% delle tecniche di base sono finalizzate a colpire l'avversario. I colpi si realizzano principlamente
con l'uso delle gambe e delle braccia-.
Nel karate agonistico vige però la regola di non colpire davvero provocando dolore, ma mostrare la propria
supremazia rendendo la vittoria indiscutibile.
Il karate oggi è la tecnica più diffusa sia come mezzo di difesa personale sia di offesa, la sua validità si è
riscontrata in diverse occasioni.
Che cosa sono i Katà?
Esistono delle forme di combattimento dinamiche codificate chiamate Katà. In altre parole, sono delle coreografie che comprendono i movimenti fondamentali di una batagglia in mezzo a una moltitudine di oppositori. A seconda della cintura, gli atleti saranno capaci di eseguire diversi livelli di difficiltà dei Katà. Queste tecniche raggruppate nel Katà sono essenziali, a di base, per l'apprendimento e lo studio di questa arte.Chi può praticare il Karate? A chi si rivolge?
Lo slogan della FIJKAM (Federazione riconosciuta dal CONI) è dai 5 ai 105 anni. Infatti attraverso le moderne metodologie d'allenamento che pongono come centro la formazione, lo sviluppo e il mantenimento del benessere psico-fisico dell'individuo il karate è ad ogni età un mezzo molto efficiente e potente.
Quali sono le specialità del Karate e come si pratica?
Lo studio del karate si compone di due specialità: le forme (kata, pronuncia katà), esercizi codificati dove le tecniche di combattimento stilizzate vengono eseguite senza l'avversario con lo scopo di tramandare antiche conoscenze ed il combattimento (kumite, pronincia kumité), ossia l'applicazione dinamica dell'alfabeto motorio del karate in un contesto di confronto ritualizzato dove i colpi non vengono affondati e l'incolumità fisica è preservata dai regolamenti.
Quali sono i benefici di praticare il Karate?
Accrescere consapevolezza di sé
La pratica di una disciplina sicura dove l'individuo è il fine ultimo ed è al centro delle attenzioni, l'acquisizione dell'autocontrollo persoanle dato dalla consapevolezza della proprie capacità e lo sviluppo graduale nel quale la formazione è più importante della prestazione, fanno di questo sport un ottimo mezzo di crescita psico-fisica. Mobilità articolare, elasticità e tonicità muscolare uniti dalla consapevolezza dei propri mezzi sono la strada sicura per un pieno benessere.
L'allenamento del Karate è inoltre accrescitivo della forza fisica dell'individuo che ricava dal karate oltre alla potenza anche scioltezza e salute.
Dove si pratica il Karate?
Come generalmente per tutte le arti marziali così per il karate non è imposto di praticarla esattamente in un luogo
preciso. Il karate può esistere in una palestra, come anche a casa propria, con gli amici all’aperto come ad esempio
un bosco, ovunque, anche al Karate Kyu di Vittorio Veneto.
Di solito, l'allenamento si pratica dentro il Dojo senza pericoli, aprendo a colui che lo pratica, la via
dell'unione tra corpo e spirito.
Le Gare di Karate
Le diverse tipologie di prova di karate differiscono in base a due aspetti
- le modalità in cui si svolgono le gare
- l'età dell'atleta.
Le principali modalità in cui si svolgono le gare sono i Kata e i Kumite, mentre per i più giovani
solitamente le competizioni di svolgono con dei test sui circuiti, anche detti percorsi.
Che cos'è il Kata?
Il kata è lo svolgimento sequenziale e preordinato di tecniche dell’arte marziale del karate e non prevedere uno scontro diretto.
Cosa si intende con kumité?
Il kumite è la lotta all’interno del tatami, kumitè si può tradurre con: combatimmento, confronto. Anche in questo caso, come avviene per il Katà, non è previsto lo scontro diretto ma la misurazione della precisione della performance tecnica e del controllo sulla stessa.Visto che il Karate si riconferma come sport e disciplina che predilige la difesa all'offesa.
Generalmente nel kumite esiste un regolamento esordienti che prevede non vi siano sospensioni durante l’incontro per 50 secondi. Mentre per gli altri il regolamento è WKF, ossia ad ogni punto ottenuto, raggiunto in gara, vengono fermati l’incontro e il tempo che riprenderanno successivamente al via dell’arbitro.
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